STORIE DI CORAGGIO
Il piccolo Davide affronta Golia.
Michael Jordan scaglia the last shot agli ultimi minuti delle Finals 1998.
Pierangelo Bertoli canta A muso duro senza forza nelle gambe.
Un leone che si erge in mezzo alla Savana…
Immagini tanto lontane quanto unite nell’affermare la virtù più importante, quella del coraggio.
Come cantava Francesco De Gregori, “un giocatore lo vedi dal coraggio”, e, se ci pensiamo, ogni essere umano è un vero e proprio giocatore, chiamato nel tempo ad affrontare anche le sfide più ostiche, intime e pubbliche.
Anche TED ha saputo narrare diversi esempi di coraggio, storie brevi e dense di profonda saggezza. Pronte a ispirare.
“Scelgo il coraggio” è il titolo dell’intervento da brividi del reporter Claudio Locatelli al TEDxVittoria 2022.
Esserci quando non c’è nessuno, riaccendere i riflettori, documentare sono le linee guida dello speaker, esperto di aree di tensione e psicologia del terrorismo, e impegnato da molti anni nelle zone più turbolente del pianeta, quali l’Ucraina, Gaza, l’Armenia, il Sudafrica, la Transnistria, l’Afghanistan.
Tra timore, guerra e rischio, cerca di illuminare l’oscuro silenzio della città di Kabul, anno 2021, appena dopo il ritiro delle truppe americane dalla regione e la presa del potere da parte dei talebani.
Una società in cui diritti e libertà vengono calpestati e obliterati nuovamente, a discapito in primis delle donne. Nonostante venga arrestato e gli sia intimato di non filmare nulla di ciò che vede, il reporter prosegue svelando con coraggio l’ingiustizia e la censura.
“Vivo, quindi posso” è poi la toccante testimonianza che Silvia Calcavecchia ha donato proprio al TEDxReggioEmilia 2020.
Il pubblico si trova davanti a una vivace ragazza siciliana che vive a Parma, dove si è laureata in giornalismo e ora lavora come scrittrice, blogger, content creator e divulgatrice.
Da piccola, a causa di complicazioni durante il parto, ha una paralisi cerebrale infantile che ne limita i movimenti, mentre dall’età di 22 anni ha scoperto di avere anche una maculopatia degenerativa, che lentamente le toglierà completamente la vista.
Oggi si fa portavoce di inclusione e resilienza, contro pregiudizi e tabù. Definitasi una “sognatrice con i piedi per terra capace di guardare il mondo da diverse prospettive”, Silvia narra di sfide e ostacoli, affermando che ogni giorno è necessario essere grati, anche delle piccole conquiste.
Abbiamo il potere di trasformare i momenti di tristezza e insoddisfazione in qualcosa di positivo, armandoci di coraggio e determinazione.
Spostandoci poi su un terreno più internazionale, estremamente utile e interessante è lo speech tenuto da Cindy Solomon a Sonoma County nel 2018, “How to Build Your Courage?”.
La missione di Cindy è quella di rinnovare radicalmente il modo in cui pensiamo e pratichiamo la leadership per creare ambienti aziendali e mondo migliori.
Si tratta della presidente e CEO di Cindy Salomon & Associates, un’organizzazione specializzata nella collaborazione con aziende, associazioni e organizzazioni non profit diverse come Google, Dow, Walmart, American Bankers Association, per introdurre la leadership coraggiosa come pratica quotidiana a ogni livello, trasformando la vita lavorativa di decine di migliaia di persone in tutto il mondo.
Secondo la speaker, essere coraggiosi non significa essere impavidi, semmai avere la capacità di sentire quella specifica paura e non permetterle di paralizzarti.
Dobbiamo sfruttare quel briciolo di ansia, di “timore e tremore”, per dirla alla Kierkegaard, e tramutarlo in azione coraggiosa.
Il coraggio è come un muscolo che necessita di essere allenato, rafforzato, e se facciamo questo non aiuterà solo noi stessi, ma anche tutti quelli che ci circondano.
Citando la scrittrice Anais Nin, possiamo affermare che “la vita si riduce o si espande in proporzione al coraggio di una persona”.
Alla fine, Cindy lascia immaginare al pubblico un mondo ricolmo di consapevolezza coraggiosa, probabilmente un mondo in cui le crisi e le problematiche sarebbero drasticamente ridotte.
“Il coraggio in politica” è infine il sagace intervento di Andrea Romano al TEDxPisa 2012.
Il giornalista e professore di Storia Contemporanea affronta il tema dell’audacia in politica e avanza il dilemma tra la rappresentazione degli ideali e la pratica di governo. Secondo lo speaker gli ideali politici distanti dalla realtà non portano a nulla, anzi rischiano di distogliere il focus dalle questioni essenziali.
Romani cita l’esempio del partito laburista inglese nell’immediato Dopoguerra (1945-1951), capace di tenersi lontano dalle ideologie sterili e fini a sé stesse, e di realizzare un efficiente sistema di Welfare State, in seguito divenuto modello per molti paesi europei. Allo stesso modo, risulterà vincente l’azione politica pragmatica del New Labour di Tony Blair alla fine degli anni Novanta.
Un altro aspetto sollevato dallo speaker è l’importanza di rifuggire l’idea del “legno storto”, che presuppone un popolo degenerato, inevitabilmente da raddrizzare, un atteggiamento estremamente frequente in Italia, dove gli italiani sono ritenuti moralmente storti in senso lato.
Ricalcando infine il pensiero di George Orwell, Romano declina infine la propria visione in una triade di massime, ossia coraggio di fare le cose, coraggio di abbandonare le identità, coraggio di avere fiducia nella gente comune.
Abbiamo quindi osservato come il coraggio, nonostante presenti innumerevoli sfaccettature, sia in grado di plasmare attivamente la realtà, di condurre all’azione, persino in quei frangenti in cui tutto sembra buio e privo di possibilità, di speranza.
TED cerca di insegnarci e ricordarci questo ogni giorno.